Siamo arrivati in questa cittàdina nel Vietnam centrale passando attraverso la Zona Demilitarizzata, dopo aver trascorso qualche giorno nel Parco Nazionale di Phong Nha-Ke Bang.

Huè spesso non viene inclusa negli itinerari dai viaggiatori, soprattutto da chi ha poco tempo a disposizione; eppure si presenta come una città deliziosa, ben lontana dal caos urbano di Hanoi… Più rilassata, ma altrettanto viva.

Ci sono molte cose da vedere, in particolare la Città Imperiale è una tappa obbligata in cui siete tenuti a trascorrere almeno mezza giornata, ma la più interessante l’ho scoperta per caso ed è stata una sorpresa che non vedo l’ora di condividere!

Partiamo, appunto, dal sito più turistico ed oggettivamente più rilevante dal punto di vista storico ed architettonico:

1. La città imperiale

Antico cuore della città, venne edificata nel 1804 in seguito all’autoproclamazione dell’ Imperatore Gia Long, previa consultazione dei geomanti (se avete mai letto qualche libro di Terzani saprete già che i cinesi non facevano nulla senza aver prima consultato i cartomanti); la cittadella era orientata verso il fiume Huong (fiume dei profumi) ed al suo interno vennero costruiti molti edifici, cortili, giardini, padiglioni, templi e palazzi. 

L’intero complesso fu sede del potere fino all’imposizione del protettorato francese nel 1880, ed ebbe un ruolo cruciale anche durante la prima guerra d’Indocina. Quando nel 1947 i Việt Minh conquistarono la Cittadella, il contrattacco Francese distrusse molte delle principali strutture ed il nucleo della città, incluso il Palazzo Imperiale, fu bruciato.

La Cittadella venne di nuovo messa a fuoco nel 1968 come parte dell’ offensiva del Tet,  un grande attacco a sorpresa sferrato dall’esercito nordvietnamita e dai Viet Cong durante la guerra del Vietnam.

Inizialmente gli Americani non avevano il permesso di attaccare quest’area per la sua rilevanza storica e culturale, ma quando le vittime si radunarono lì in seguito ai combattimenti, queste restrizioni furono progressivamente revocate e su 160 edifici solo 10 sopravvissero alla battaglia.

La città è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993.

Tempo: Se prendete l’autoguida ci sono 3 itinerari consigliati, da 120/180 min, da mezza giornata ed il più completo che vi terrà impegnati tutto il giorno.
Costo: l’ingresso costa 150.000 dong, con la possibilità di acquistare un biglietto combinato a 360.000 dong in cui sono incluse anche le tombe imperiali ed il museo della guerra.

2. Thien mu pagoda

Situata accanto al pittoresco fiume Huong, è la pagoda più antica di Huè ed è circondata da un giardino di fiori e piante che vengono curate ogni giorno. Qui si trova l’auto lasciata nel 1963 dal monaco buddista Thich Quang Duc, prima di bruciarsi per protesta ad HCMC contro la politica del regime di Ngo Dinh Diem. 

Il fotografo Malcolm Browne ricevette il premio Pulitzer ed un World Press Photo of the Year grazie a questa fotografia: L’autoimmolazione di Thích Quảng Đức

3. Khai dinh: La tomba dell’imperatore

Maestosa, costruita sulla sommità di una collina e raggiungibile salendo una scalinata fiancheggiati da 4 draghi.
L’edificio principale è diviso in tre sale con pareti e soffitti decorati da dipinti e da mosaici in porcellana e vetro. L’imperatore Khai Dinh (sul trono dal 1916 al 1925), è seppellito sotto una statua in bronzo dorato che lo ritrae all’interno di un baldacchino.

Costo: 100.000 dong

Altre tombe imperiali da visitare: Minh Mang,  Thieu Tri, Tu Duc,  Gia Long

4. Rilassarsi al parco Công viên Bờ Hồ

Abbiamo scoperto questo parco comunale per caso dato che il nostro ostello era da queste parti. È frequentato soprattutto dai locali, che tra una spremuta ed una caffè si godono qualche ora nel verde. Non ho fotografie, ma ci sono molte persone che fanno dei pic-nic sul prato e credo davvero che valga la pena unirsi a loro!

5. Walking street: dove passeggiare la sera

Quest’area pedonale è stata inagurata quest’anno – 2019 – e si trova al centro di Huè… È un ottimo posto in cui trascorrere la serata, tra shopping, cocktails, birre (a 0,25 €) e street food. Qui trovate davvero di tutto, io ne ho approfittato anche per farmi tagliare i capelli e depilare dopo cena!

Qui abbiamo avuto l’occasione di chiacchierare con un signore, rifugiatosi in America nel dopo guerra e oggi cittadino degli Stati Uniti, che ci ha raccontato orgogliosamente di come il Vietnam stia cambiando e soprattutto crescendo in un processo graduale iniziato 20 anni fa. Onestamente, guardandoci intorno, non facciamo fatica a credergli.

Sembra cresciuto tanto velocemente che la popolazione non riesce a stare al passo, mantenedo così la dolcezza e l’ingenuità di chi – per citare Franco Arminio – sà fare il pane e riconosce il vento.

6. Mercato di Dong Ba

Come in tutto il resto del paese, i mercati rappresentano il fulcro della città.. e questo non fa eccezione! È sempre affascinante guardarsi intorno in questi luoghi, resterete stupiti dalla quantità di colori ed odori presenti sulla strada… e dalla mole di prodotti che i vietnamiti riescono a caricare sui loro motorini! INCREDIBILE.

7. Dieu De pagoda

Prende il nome dalle Quattro Nobili verità del buddismo, che sono chiamate Tứ Diệu Đế in vietnamita.  Il tempio è conosciuto come luogo di attivismo politico durante gli anni ’60 e la notte del 21 agosto 1963 fu teatro di una sanguinosa battaglia tra le forze governative del presidente Ngô ệình Diệm e la rivolta di civili filo-buddisti che stavano tentando di impedire alle truppe di razziare la pagoda ed arrestare i monaci dissidenti che chiedevano l’uguaglianza religiosa. (La battaglia avvenne pochi mesi dopo l’episodio – The burning monk, 11 giugno 1963 – citato in precedenza.)

8. Thanh toan bridge

Un simbolo di valore storico e culturale del Vietnam, a circa 8 km a sud-est dal centro del villaggio Thua Thien, a cui si giunge percorrendo una delle strade più belle del Vietnam, immersa nelle risaie (se potete affittate un motorino e godetevi il percorso!). Il ponte fu costruito nel 1776 ed è costituito da una classica passerella giapponese coperta da una pittoresca tettoia.

Costo: 20.000 dong

9. Villaggio di Thuy Xuan

Il capodanno in Vietnam ha un odore ben preciso e si può dire che questo villaggio nè sa qualcosa: per secoli le famiglie di Thuy Xuan hanno prodotto incenso per l’intera nazione. I loro bastoncini di incenso hanno colori ed aromi diversi e vengono fatti coprendo un bastoncino di bambù – tinto e asciugato – con un mix di polvere profumata.

10. Monte Vong Canh

Vicino al villaggio di Thuy Xuan sorge il Monte Vong Canh, una meta imperdibile per i viaggiatori. Dalla cima di questa piccola collina è possibile godere di uno dei panorami più belli sul Fiume dei Profumi, tanto che il nome stesso della collina significa Vong = guardare e Canh=panorama. Qui spesso i locali vengono per trascorrere una giornata all’aperto, per un pic-nic con vista mozzafiato.

In ultimo, in assoluto il mio posto preferito: the lagoon!

Un angolo di tranquillità a 10 km da Huè, che vi lascerà a bocca aperta per la sua genuinità. Non ho parole migliori per descrivere questo posto, ma credo che le foto parlino da sé! Da visitare al tramonto per cogliere le sfumature più belle, ma in ogni caso è moralmente inaccettabile non fermarsi a mangiare sulle palafitte!

Certo, nessuno parla inglese e probabilmente sarete gli unici occidentali perciò preparatevi agli sguardi curiosi e alla necessità di crearvi un piccolo dizionario Vietnamita per non ordinare cose a caso.

Noi siamo arrivati qui in motorino e credo sia la scelta più comoda ed economica.. Se decidete di fare lo stesso ricordatevi di fare la patente internazionale prima di partire, perchè se venite fermati dalla polizia possono crearvi molti problemi!

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